mercoledì 22 febbraio 2012

Le chiacchiere di carnevale


Quanti nomi hanno questi dolcetti fritti tipici del carnevale? Chiacchiere, frappe, cenci, bugie, galani... potremmo dire un nome per ogni regione d'Italia! Diciamo che rappresentano degnamente il carnevale perché sono i dolci più diffusi, anche se con nomi diversi. Sono dei dolci " poveri " con un impasto semplice  a base di  farina, uova e zucchero e fritte in olio abbondante con una forma irregolare sempre diversa. L'impasto base è quasi sempre lo stesso , negli ingredienti e nelle proporzioni, ma vi sono tante varianti che prevedono l'aggiunta di burro, o liquori, o cioccolato ....le tradizioni legate ad ogni regione, ma anche a molte città, rendono ogni piatto unico ed inimitabile. Ognuno da loro la forma che preferisce, ma sono sempre fritte in abbondante olio e poi cosparse di zucchero a velo. Qualcuno preferisce luna versione light, cote al forno, ma il risultato non regge il confronto con quelle fritte.
Quella che vi propongo è la ricetta che si è sempre usata in casa mia fin da quando ero bambino

Ingredienti
Farina gr 500
Burro gr 200
Uova due intere un rosso
Sale qb
Vino bianco secco  mezzo bicchiere
Zucchero  gr 100
 Olio per frittura
zucchero a velo

Sulla spianatoia disponete la farina a fontana, nel mezzo mettete le uova, il burro ammorbidito, lo zucchero, il vino bianco ed un pizzico di sale.
Lavorate bene l'impasto fino a renderlo consistente ma non troppo sodo. Fatene una palla e fatelo riposare in luogo fresco per circa un ora.  Tagliatelo a pezzi e, col matterello, stendete ogni pezzo in sfoglie di 2 / 3 millimetri di spessore, tagliatele con la rotellina tagliapasta, a nastri, o a rombo, insomma, come più vi suggerisce la fantasia per dare alle chiacchiere la forma che desiderate! Gettatele poche alla volta nell'olio ben caldo e, appena dorate, adagiatele su carta assorbente per eliminare l'eccesso di olio. Servitele cosparse di zucchero a velo.

martedì 7 febbraio 2012

Zuppa di fagioli e scarola



La scarola è una verdura da sempre utilizzata in molti modi nella cucina tradizionale napoletana. Oggi, considerando anche il freddo intenso di questi giorni, ho preparato una zuppa che ha riscaldato il corpo e deliziato il palato!

Ingredienti per 4
fagioli cannellini secchi 500 gr ( potete usare anche scatole di fagioli già lessi, io ho usato una di cannellini e una di borlotti)
Scarole lisce  4 fasci
aglio 2 spicchi
lardo 100 gr
sedano  1 costa
olio EVO  qb
 sale, pepe

Se usate i fagioli secchi, dopo averli tenuti una notte in ammollo, lessateli con uno spicchio d'aglio ed il sedano, facendo sobbollire a fuoco moderato.
Pulite le scarole e scottateli per qualche minuto in acqua salata.Scolatele, strizzatele un pochino per eliminare l'acqua in eccesso, e fatele soffriggere in olio con un battuto di aglio e lardo. Aggiungete quindi i fagioli lessati (o quelli in barattolo ) con un po di acqua di cottura e fate insaporire per circa 15 minuti. Se necessario aggiungete ancora acqua per raggiungere il grado di brodosità desiderato. Disponete in ogni piatto qualche fetta di pane casereccio o crostini se li preferite, due mestoli di fagioli ben caldi, versate un filo di olio EVO crudo e gustatevi la vostra  " mnesta e fasule e scarole "