Quanti nomi hanno questi dolcetti fritti tipici del carnevale? Chiacchiere, frappe, cenci, bugie, galani... potremmo dire un nome per ogni regione d'Italia! Diciamo che rappresentano degnamente il carnevale perché sono i dolci più diffusi, anche se con nomi diversi. Sono dei dolci " poveri " con un impasto semplice a base di farina, uova e zucchero e fritte in olio abbondante con una forma irregolare sempre diversa. L'impasto base è quasi sempre lo stesso , negli ingredienti e nelle proporzioni, ma vi sono tante varianti che prevedono l'aggiunta di burro, o liquori, o cioccolato ....le tradizioni legate ad ogni regione, ma anche a molte città, rendono ogni piatto unico ed inimitabile. Ognuno da loro la forma che preferisce, ma sono sempre fritte in abbondante olio e poi cosparse di zucchero a velo. Qualcuno preferisce luna versione light, cote al forno, ma il risultato non regge il confronto con quelle fritte.
Quella che vi propongo è la ricetta che si è sempre usata in casa mia fin da quando ero bambino
Ingredienti
Farina gr 500
Burro gr 200
Uova due intere un rosso
Sale qb
Vino bianco secco mezzo bicchiere
Zucchero gr 100
Olio per frittura
zucchero a velo
Sulla spianatoia disponete la farina a fontana, nel mezzo mettete le uova, il burro ammorbidito, lo zucchero, il vino bianco ed un pizzico di sale.
Lavorate bene l'impasto fino a renderlo consistente ma non troppo sodo. Fatene una palla e fatelo riposare in luogo fresco per circa un ora. Tagliatelo a pezzi e, col matterello, stendete ogni pezzo in sfoglie di 2 / 3 millimetri di spessore, tagliatele con la rotellina tagliapasta, a nastri, o a rombo, insomma, come più vi suggerisce la fantasia per dare alle chiacchiere la forma che desiderate! Gettatele poche alla volta nell'olio ben caldo e, appena dorate, adagiatele su carta assorbente per eliminare l'eccesso di olio. Servitele cosparse di zucchero a velo.