martedì 15 novembre 2011

Natale, la tradizione a tavola : I follovielli







I follovielli sono dei “ fagottini “ di foglie di agrumi con all’interno uva passita e arancia candita. Si tratta di un dolce natalizio tipico della costiera sorrentina e , con qualche piccola variante, della riviera dei cedri nel cosentino. Ormai nessuno li prepara più in casa e solo qualche piccola azienda artigiana della penisola sorrentina li produce quasi esclusivamente per il mercato nazionale (ristoranti, enoteche, prodotti tipici ) e per l’esportazione  ( sono molti gli amatori dei follovielli negli Stati Uniti e in Germania ) L’origine dei follovielli è molto antica: i romani li preparavano utilizzando foglie di platano, di uva o di fico. Il nome deriva dal  latino “ folium volvere “ che significa avvolgere la foglia, o da “ folliculus “ che vuol dire sacchetto, guscio. I follovielli fanno parte delle cosiddette “ sciosciole“  ( noci, nocciole, castagne secche, fichi secchi di ogni tipo, pistacchi, datteri  frutta secca in genere ) che, a Napoli e nella sua provincia, vengono consumate dall’intera famiglia riunita intorno al tavolo, al termine del pranzo nelle festività natalizie. A distanza di quasi 50 anni, il ricordo di questa prelibatezza è ancora vivo nella mia memoria : da Napoli, insieme a mio padre e mio fratello, andavo a Massalubrense, angolo di paradiso all’estremità della penisola sorrentina, per far visita alla nonna che, nel periodo natalixio, ci regalava questi “ involtini “ di foglie che suscitarono in me , la prima volta, una cocente delusione, perchè mi aspettavo dei biscotti o dei cioccolattini e non delle foglie secche. Ma , man mano che lo aprivo, la delusione si tramutò in sorpresa per il piacevole aroma di agrumi che emanava e il dolce sapore dell’uva passita e dei canditi.
Veniamo alla preparazione.
Ingredienti :
Foglie di limone
uva passita ( preferibilmente di  Pantelleria )
scorzette di arancia candite
vino bianco
steli di rafia

Lavate accuratamente le foglie di limone e asciugatele. Portate ad ebollizione due/tre bicchieri di vino bianco , versateci l’uva pasita e fatela bollire tre o quattro minuti. Mettete dlla carta da forno su una teglia, stendetevi l’uva cotta nel vino e mettete in forno a 100° per due/tre ore in modo da far asciugare completamente l’uva. Disponete sul tavolo le foglie di limone e intrecciatele a spina di pesce o in modo tale da poterle poi richiudete come un fagottino. Mettete al centro delle fogllie un mucchietto di uva passita e uno di arancia candita ( il tutto non deve essere superiore ai 40 gr. ): Richiudete le foglie su se stesse e siggillatele con dei steli di rafia o altra fibra vegetale.  A questo punto ripassate i follovielli in forno max 100° per 15 minuti per eliminare l’umidità residua. Gia il giorno seguente i follovielli cominceranno ad emanare un caratteristico profumo di limone! Conservate i follovielli in luogo asciutto, magari in un contenitore con coperchio  e scoprite anche voi, nelle feste natalizie, la magia dei follovielli!

7 commenti:

  1. Ma che bella ricetta, corredata anche di storia! Proprio quello che volevo.... Grazie!

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  2. Bella ricetta e bellissima presentazione, complimenti.
    Un abbraccio
    Maria Grazia

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  3. Ma che bella ricetta Roberto, peccato tu non possa aprtecipare anche al mio contest!

    Mi piace moltissimo, sà di vera e ricca tradizione, complimenti

    Tiziana

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  4. particolare! non la conoscevo! la salvo mi piace molto! ciaooo p.s. c'ero anch'io all'incontro Voiello :)

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  5. Ciao Roberto...
    questi pacchettini li ricordo eccome..non
    ricordavo il nome pero' e ti ringrazio!!

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