lunedì 12 ottobre 2015

Mulignane a varchetella ( melanzane a barchetta )

Dal sito Capriblog.it ho tratto questa simpatica leggenda : "C’era una volta un mercante napoletano che intraprese un viaggio di commercio per mare… dopo tanti anni tornò con la sua nave, che aveva ormai lo scafo scurito dalle alghe e incrostazioni per i lunghi anni di navigazione; portò con sé i migliori prodotti dai porti del Mediterraneo: le melanzane dal Medio Oriente, le olive dalla Grecia, i capperi e l’origano dalla Sicilia, certo non erano pietre preziose o gioielli, e nessuno li volle comprare… sconsolato tornò a casa dalla moglie, ma lei lo guardò, prese quegli ingredienti e decise di fare in modo che il viaggio di suo marito fosse ricordato da tutti nei secoli…La chiglia scura, soda e capiente, il ponte stracolmo di ingredienti profumati e colorati… questo piatto è come una nave che trasporta i migliori prodotti dai paesi del Mediterraneo." Questa immagine delle melanzane a barchetta o, come siamo soliti chiamarle in lingua napoletana " mulignane a  varchetella o a scarpone" mi piace molto
La melanzana nella cucina napoletana, ma in generale in tutto il sud, è molto usata sia per primi piatti che per secondi o gustosi contorni e anche per dessert! Questa pietanza pare sia nata tra il 1700 e l 1800 quando i "monzù", cuochi francesi giunti a Napoli alla corte dei Borboni introdussero l'utilizzo del forno e della cottura al "gratin" ma fu negli anni 50 che questa pietanza  diffuse sulla tavola di tutti i napoletani che, dopo la fame patita nel periodo della guerra, poterono permettersi l'utilizzo di più prodotti arricchendo così dei piatti molto semplici.
Per preparare le melanzane a barchetta è necessario utilizzare le melanzane "cima di viola" o "lunga napoletana"
Viste le tante variantii non esiste una unica ricetta: c'è chi aggiunge della mozzarella, chi pecorino grattugiato, chi della mollica di pane ,chi le acciughe. Possiamo affermare che ognuno può farcir le con quello che più gradisce. Io le preparo così :

Ingredienti per 4
melanzane  4
olive di Gaeta 100 g
capperi sotto sale  30 g
provola o fior di latte  100 g ( deve asciugarsi 1 giorno in frigo)
pomodorini  200 g
basilico
sale
olio EVO qb
olio di arachidi  qb
aglio uno spicchio

Tagliamo le melanzane in due parti eguali per il senso della lunghezza e svuotiamole della polpa interna, senza buttarla
Friggiamole in olio d'arachidi sino a che saranno dorate , e lasciamole su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso
tagliamo a dadini la polpa che avevamo da parte e facciamola dorare in padella con un filo d'olio
tagliamo a metà i pomodorini, facciamo imbiondire lo spicchio d'aglio in padella con olio EVO, poi aggiungiamo i pomodorini, i capperi ben sciacquati e strizzati e le olive denocciolate e facciamo cuocere per una decina di minuti
aggiungiamo quindi i tocchetti di melanzane
e facciamoli cuocere per altri 5 minuti. Togliamoli quindi dal fuoco, eliminiamo l'aglio, aggiungiamo qualche foglia di basilico e regoliamo di sale
Ungiamo una teglia con un filo d'olio disponiamoci le mezze melanzane fritte che farciremo con il sughetto che abbiamo preparato
mettiamo in ultimo dei tocchetti di provola e qualche fogliolina di basilico
Inforniamo in forno preriscaldato a 180° per 20/30 minuti, poi lasciamo la teglia 5 minuti fuori dal forno e impiattiamo



3 commenti:

  1. ci sono sempre varianti anche nelle ricette tradizionali, a volte ti sposti di 5 km e cambiano gli ingredienti :-) la tua versione mi piace moltissimo, bravo!

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  2. Sono proprio come le faceva la mia nonna! :-) Le ricette che pubblichi non sono solo buonissime, hanno il potere di riportarmi indietro nel tempo. E fanno conoscere a tutti la tradizione e la storia delle nostre origini. È fantastico!

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