Veduta di Minori |
Di questi tre tipi di pasta certamente il più antico è rappresentato dagli Ndunderi. Questo tipo di pasta, rigorosamente fatto a mano, pare sia la variante delle " Palline latine ", di origine romana, alimento a base di farro e latte cagliato. I pastai di Minori ne modificarono la ricetta che, attualmente, prevede , per l'impasto, l'uso di : farina, ricotta, uova,formaggio di vacca grattugiato, noce moscata sale e pepe. Lo " ndundero " è il piatto tradizonale per la festa di Santa Trofimena, protettrice di Minori. L'UNESCO ha riconosciuto gli Ndunderi come una delle prime paste alimentari codificate.
Il condimento ideale per questa antichissima pasta è un ragù di carne molto denso, ma si possono usare altri tipi di salse come ,ad esempio un pesto composto da erba finocchietto, prezzemolo e noci di Sorrento, o salse a base di pomodorini del piennolo.
Ingredienti per 4
Ricotta di mucca fresca setacciata 250 gr
tuorli d'uovo 3
farina tipo 00 200 gr
formaggio di vacca grattugiato 1 cucchiaio
noce moscata una spolverata
sale e pepe qb
Mettiamo sulla spianatoia la farina a fontana, aggiungiamo i tuorli d'uovo, la ricotta setacciata,il formaggio grattugiato, la noce moscata il sale ed il pepe.
Abbiamo ottenuto gli ndunderi che vanno cotti in abbondante acqua salata per 13/15 minuti
Per condire gli ndunderi ho usato questa salsa.
Ingredienti
Cipolla bianca di piccole dimensioni 1/2
aglio 1 spicchio
guanciale 100 gr
vino bianco 1/2 dc
pomodorini del piennolo 400 gr
pecorino e parmigiano grattugiati
provolone del monaco 50 gr
Rosolate la cipolla e l'aglio in una padella con l'olio.Aggiungete il guanciale tagliato a julienne e qualche foglia di basilico, bagnate col vino bianco e fate evaporare Unite quindi i pomodorini aperti con le dita e cuocete per circa 5/6 minuti. a fuoco moderato. Terminata la cottura salate e pepate.
Fate saltare per qualche minuto gli ndunderi, cotti in abbondante acqua salata per 13/15 minuti, nella padella con la salsa preparata. Impiattate quindi con una spolverata di formaggio grattugiato e guarnendo con una fogliolina di basilico ed il provolone tagliato a julienne. Buon appetito!
io adoro le ricette della tradizione italiana, specialmente se fatte come questa che viene da molto lontano nella storia. Complimenti e grazie per averla proposta, inoltre dato che ci sono approfitto per invitarti al mio contest, spero non mancherai http://nuvoledifarina.blogspot.it/2013/11/nuovo-contest-i-love-me-my-blog-and-food.html a presto
RispondiEliminaE' sempre bello conoscere le origini delle ricette, in particolare di quelle che non si conoscono, come nel mio caso questa.
RispondiEliminaChe meraviglia! Complimenti per il blog e la spiegazione delle ricette :)
RispondiEliminaMa la farina? Quanta ne serve?
RispondiEliminaHai ragione amico " anonimo" ( perchè non ti presenti??) errore di battitura....ora non manca nulla!
EliminaScusami Roberto, sono Matteo e grazie per la precisazione
RispondiEliminabellissimo piatto! complimenti per averlo riesumato
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