Le origini sono antichissime.Nel corso dei secoli il migliaccio è variato molto: un tempo era preparato con il miglio da cui il nome migliaccio e all'interno dell'impasto vi era la presenza del sangue di maiale.Nel 1700 il sangue di maiale, vista l'ostilità della chiesa cattolica, fu sostituito dallo zucchero di canna perché l'utilizzo del sangue di maiale, era considerato un rito pagano. Con il tempo anche il miglio è stato sostituito con la semola. Oggi la ricetta del migliaccio napoletano prevede l'utilizzo del se,olino al posto del miglio e dello zucchero al posto del sangue di maiale impastati con uova,acqua, latte, vanillina e ricotta di pecora, impasto che una volta cotto in forno, da luogo al dolce tipico del carnevale napoletano/campano. Da notare che l'mpasto è simile a quello delle sfogliatelle, infatti in alcune zone della Campania il migliaccio è anche chiamato " sfogliata":
Ma ilo migliaccio napoletano non è solo un dolce ma esiste anche la versione salata. una torta salata a base di farina gialla insaporita da salsiccia o salame, ciccioli ( cigoli in napoletano ) e formaggi ( pecorino e parmigiano.)Di questa torta salata, nel periodo di carnevale, è ancora possibile trovare, solo in poche pizzerie/friggitorie del centro storico, una versione "street food" del migliaccio salato, il " migliacciello " preparato così :
Farina per polenta 500 g
Acqua 1,5 L
Sale, pepe
Ciccioli 300 g
salame napoletano 150 g
Pecorino e parmigiano grattugiati 200 g
Olio di arachidi
Versate in una pentola l'acqua e portatela ad ebollizione. Salate e versate a pioggia la farina per polenta. Con un mestolo di legno mescolate per 20/30 minuti e portate a cottura la polenta
Versaste la polenta su un piano da lavoro e , ancora calda, aggiungetevi il salame e i ciccioli tagliati a dadini i formaggi grattugiati ed il pepe
impastate energicamente per amalgamare per bene tutti gli ingredienti e formate delle polpette schiacciate della grandezza del palmo della mano
Riponete i migliaccielli in frigorifero per almeno un paio d'ore,
Friggeteli in abbondante olio ben caldo fino a che saranno ben dorati. Consumateli ancora caldi.
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