C'è tempo fino al 16 ottobre, partecipate, NON MANGIAMO DA SOLI !!
Ho pensato, per dare il mio contributo, di ripresentare una ricetta che rappresenta un classico della cucina povera non solo Campana ma di tutta la tradizione contadina , un mondo dove nulla si buttava, specialmente il pane che, anche se duro, raffermo, trovava il suo giusto utilizzo. Questo Pane cuotto, era tipico dei pastori delle montagne Picentine, nel salernitano.
Pane cuotto con patate
Ingredienti
patate 3/4
pane raffermo a fette
acqua 1/2 L
sale qb
olio EVO qb
aglio uno spicchio
peperoncino
parmigiano o pecorino grattugiato
Fate bollire, in una pentola, 1/2 L di acqua con un cucchiaio di olio EVO. Sbucciate le patate e tagliatele a fette sottili. Versatele nella pentola che bolle e portatele a cottura. Quando saranno cotte aggiungete le fette di pane , un pizzico di sale e continuate la cottura, mescolando sempre, fino ad avere un composto denso e cremoso.
Fate soffriggere, in una padella con due cucchiai d'olio l'aglio e il peperoncino. Appena l'aglio imbiondirà toglietelo e versate l'olio nella pentola con il pane e le patate e fate ancora cuocere per circa 5 minuti. Spegnete e lasciate riposare per qualche minuto. Servite quindi il Pane cuotto con una abbondante spolverata di formaggio grattugiato.
La cucina di una volta è quella che soddisfa meglio palato e pancia, ricca di gusto e genuinità. Mi aggiungo ai lettori del tuo blog, un abbraccio e buona serata
RispondiEliminaMitico, questa ricetta non la conoscevo, il pane tuosto fa miracoli!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaA presto
Ciao ROberto, grazie infinite per il tuo contributo che ha perfettamente colto il senso della nostra raccolta.
RispondiEliminaUN caro saluto,
Virginia
P.S.: sappi che mi sono follemente innamorata della foto della tua cucina.
Questa la copio su un foglietto e la metto a portata di occhi in cucina.
RispondiEliminaOdio buttare il pane!
Non lo faccio mai!
Bruschette, pangrattato,pane spugnato 'ca pummarola 'ngoppa(come si scrive?)...sempre!
Da oggi anche 'Pane cuotto'.
Grazie per avercelo insegnato!
questo si che è un piatto d'altri tempi! che meraviglia!
RispondiElimina